MARZO DONNA 2021
Incontro con l’autrice lunedì 29 marzo 2021 alle ore 18,00 in diretta streaming sulla pagina Facebook della Biblioteca di Spinea.
Intervista a cura di Sara Zanferrari.
Antonella Lattanzi è nata a Bari e vive a Roma. Esordisce nel 2004 con i racconti “Col culo scomodo” per poi dedicarsi al folclore della sua regione d’origine con “Leggende e racconti popolari della Puglia” e “Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Puglia”.
Il suo primo romanzo è “Devozione” del 2010 al quale hanno fatto seguito “Prima che tu mi tradisca” (finalista al Premio Stresa 2013) e “Una storia nera” nel 2017, vincitore del Premio Cortina d’Ampezzo. Attiva anche in televisione (ha collaborato al programma Le invasioni barbariche) e nella carta stampata (collabora con Tuttolibri de La Stampa e con Il Venerdì de La Repubblica).
In ambito cinematografico è autrice della sceneggiatura (assieme al regista e a Filippo Gravinio) del film “Fiore” di Claudio Giovannesi del 2013, di “2night” di Ivan Silvestrini del 2016 e “Il campione” di Leonardo D’Agostini.
Nel 2021 pubblica per HarperCollins il romanzo “Questo giorno che incombe”, presentato al Premio Strega da Domenico Starnone.
1. Perché hai scelto il lavoro/mestiere che fai?
Perché amo quando qualcuno mi racconta le storie, e amo leggere le storie. Perché ci sono dei libri che hanno cambiato la mia vita, letteralmente, che mi hanno spinto a prendere delle decisioni importanti che altrimenti non avrei avuto il coraggio di prendere. Perché la parola scritta è il mezzo più potente che abbiamo, per me, per cercare di comprendere il mondo.
2. Qual è l’aggettivo che meglio definisce la tua attività?
Un verbo. Scoprire.
3. Qual è il tuo primo ricordo di una biblioteca?
Non è il primo ma è tra i più importanti. Quando mi ero appena trasferita a Roma, andavo a studiare spessissimo nella biblioteca “Goffredo Mameli”, al Pigneto. Lì mi sentivo a casa. Avevo il mio posto, il mio tempo, il mio spazio. Potevo conoscere libri sconosciuti o che non avrei potuto acquistare, al tempo. Era la mia casa per la maggior parte della giornata.
4. Come definiresti la biblioteca?
Casa, viaggio, scoperta, emozione.
5. Cosa ti piace di più in una biblioteca?
Il silenzio caldo, la possibilità di scoprire mondi che fino a quel momento non conosci. La consapevolezza di trovarmi con persone come me. Le infinità possibilità di lettura e di conoscenza.
6. Quale è stato il primo libro che hai letto?
Non me lo ricordo… Leggo libri e fumetti da quando mi ricordo, perché i miei genitori hanno educato me e mia sorella all’amore per la lettura. Alla necessità della lettura. Ma il libro più importante per me quando ero molto piccola è stato “La storia infinita” di Michael Ende. E’ stato il primo libro “lungo” che ho letto. Ero convinta che fosse un’impresa troppo ardua per me. Poi ci sono caduta dentro e ne sono riemersa innamorata, cambiata. Più adulta. E consapevole di quanto per me i libri fossero imprescindibili.
7. Quale libro ti ha lasciato un ricordo speciale?
“Madame Bovary” di Gustave Flaubert. L’ho letto non so più quante volte. Ogni volta è un libro nuovo. Dentro Madame Bovary c’è tutto. Si ride fino alle lacrime, si piange disperati, c’è la suspense, c’è un uso degli stili e della lingua che non c’era mai stato prima. Ci siamo noi, dentro una donna che cercare disperatamente di essere felice e invece viene soverchiata dal Desiderio. Senza riuscire a trovarsi mai.
8. Quale libro consiglieresti a un giovane lettore?
“Il buio oltre la siepe” di Harper Lee. “Il giovane Holden” di J.D. Salinger. “La storia infinita” di Michael Ende.
9. Leggere fa bene? E perché?
Leggere è vita. E’ acqua sempre nuova. E’ mettersi in discussione sempre, e sempre essere in viaggio.
10. A quale altra domanda avresti voluto rispondere?
Un altro libro che consigli?
“Sotto il vulcano” di Malcolm Lowry. Una discesa agli inferi ma anche un viaggio dentro di noi, i nostri demoni, le nostre dipendenze, i nostri sbagli. Un libro incredibile.