Prof. di lettere e consigliere Biblioteca “Manara” di Borgotaro (PR). Da anni socio dell’Associazione di Ricerche Storiche “A. Emmanueli”, ha pubblicato su diversi periodici di interesse locale e siti web. E’ stato membro di giuria in premi letterari e ha moderato presentazioni di libri, in particolare di autori emergenti. Ha lanciato popolari hashtag culturali su Twitter: #iversicheamo #twittamiunlibro #bibliotecaideale. Uno di essi, #classicidaleggere, è stato al 1° posto tra gli argomenti di Tendenza in Italia ad agosto 2013 e, di nuovo, a gennaio 2014, meritandosi un articolo sui siti web di “Panorama” e del “Corriere della Sera”.
E’ inoltre il promotore del premio letterario “La Quara” di Borgotaro (PR) per autori di Short Stories (Prima edizione 2014).
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1. Perché hai scelto il lavoro/mestiere che fai?
Ho iniziato a pensare di fare l’insegnante durante gli ultimi anni del liceo.
Avevo grande stima del mio prof. di italiano e latino, Giulio Armanini, e mi piaceva il suo modo di insegnare e di rapportarsi con gli alunni. Così mi sono iscritto a Lettere. Tutto è nato da lì.
2. Qual è l’aggettivo che meglio definisce la tua attività?
Difficile definirla con un aggettivo solo. Forse “tenace”, perché rende bene l’idea dell’impegno per cercare di formare le nuove generazioni. Un impegno non semplice.
3. Qual è il tuo primo ricordo di una biblioteca?
Il primo ricordo è legato alla Biblioteca “Manara”, la biblioteca del mio paese. Ricordo quando, da bambino, chiedevo alla funzionaria se potevo guardare i libri d’avventura per ragazzi che c’erano sugli scaffali.
4. Come definiresti la biblioteca?
Una “miniera” inesauribile di cultura.
5. Cosa ti piace di più in una biblioteca?
Il silenzio, la pace che vi regna, ma anche il fatto che riserva continue sorprese.
6. Quale è stato il primo libro che hai letto?
Se non ricordo male, il libro “Cuore” di De Amicis, un regalo dei miei genitori. Ricordo ancora chiaramente le bellissime illustrazioni a colori e i racconti mensili.
7. Quale libro ti ha lasciato un ricordo speciale?
Il volume di poesie “In Primavera” del poeta veronese Vittorio Betteloni. Letto ai tempi dell’università, mi aveva colpito per la freschezza con cui descriveva le fasi dell’amore giovanile. Mi era piaciuto così tanto che fu argomento della mia tesi di laurea.
8. Quale libro consiglieresti a un giovane lettore?
E’ una domanda difficile. A un giovane di vent’anni? Forse “Bar sport” di Stefano Benni, oppure uno dei libri di Niccolò Ammaniti.
9. Leggere fa bene? E perché?
Leggere fa bene perché apre la mente e ti fa viaggiare nel tempo e nello spazio. Ti fa vivere mille avventure, ti fa riflettere, divertire… credo possa bastare!
10. A quale altra domanda avresti voluto rispondere?
A che progetto stai lavorando ora?
E ti avrei risposto che abbiamo lanciato un premio letterario, chiamato “La Quara”, per autori di short stories, e che se vuoi puoi inviare un tuo racconto entro il 30 agosto 2014, anche perché non si paga nulla, e i cinque racconti finalisti verranno stampati in un’antologia letteraria per l’editore MUP.
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